Cani abbandonati in autostrada, telegiornali che raccomandano di bere acqua e mangiare frutta e verdura, centristi che si vendono per una poltrona.
L’estate che se ne sta andando ha riproposto i soliti vecchi temi. E, purtroppo, quella che è ormai una vera e propria piaga sociale ma che solo in pochi conoscono: la tratta dei vecchi da sagra.
Le serate estive di tutta l’Umbria sono piene di feste e sagre paesane in ogni dove, nelle quali i maestri della fisarmonica si sfidano a colpi di fox-trot e nelle quali simpatici nonnetti instancabili ballano per ore.
Ma dietro il luccichìo scintillante delle paillettes si cela una realtà fatta di vessazioni, ricatti e torture.
Ogni mattina, già dalle 9,30, camion di scafisti albanesi al soldo delle multinazionali reclutano i vecchietti in fila in banca, all’ufficio postale, seduti ai tavolini dei bar o sulle panchine del parco, con la promessa di facili guadagni e di un piatto caldo. In realtà vengono ammassati in enormi container, nei quali vengono contati, numerati, visitati, pesati e costretti ad ascoltare per ore “Ragazza casa e chiesa” e “La mazurka di periferia” a volumi altissimi. Così storditi dalla musica insopportabile i vecchi vengono drogati, vestiti e improfumati. (altro…)