Archivio per agosto, 2010

Ho bisogno di un altro valzer!

Cani abbandonati in autostrada, telegiornali che raccomandano di bere acqua e mangiare frutta e verdura, centristi che si vendono per una poltrona.
L’estate che se ne sta andando ha riproposto i soliti vecchi temi. E, purtroppo, quella che è ormai una vera e propria piaga sociale ma che solo in pochi conoscono: la tratta dei vecchi da sagra.

Le serate estive di tutta l’Umbria sono piene di feste e sagre paesane in ogni dove, nelle quali i maestri della fisarmonica si sfidano a colpi di fox-trot e nelle quali simpatici nonnetti instancabili ballano per ore.
Ma dietro il luccichìo scintillante delle paillettes si cela una realtà fatta di vessazioni, ricatti e torture.

Ogni mattina, già dalle 9,30, camion di scafisti albanesi al soldo delle multinazionali reclutano i vecchietti in fila in banca, all’ufficio postale, seduti ai tavolini dei bar o sulle panchine del parco, con la promessa di facili guadagni e di un piatto caldo. In realtà vengono ammassati in enormi container, nei quali vengono contati, numerati, visitati, pesati e costretti ad ascoltare per ore “Ragazza casa e chiesa” e “La mazurka di periferia” a volumi altissimi. Così storditi dalla musica insopportabile i vecchi vengono drogati, vestiti e improfumati. (altro…)

La differenza tra Est e Ovest a Berlino la vedi per forza. E non c’è niente da fare, Berlino Est è molto più bella. Anzi non è bellezza, è fascino. Che è una differenza enorme, come Marilyn-Brigitte o Carfagna-Gelmini.
Berlino Est è affascinante, non solo per nostalgia (ostelgie). E’ sicuramente che molti punti di interesse turistico si trovano a Est. E’ che ad ovest è stato quasi tutto ricostruito dopo la guerra, e la città è una fila di palazzi e viali, belli, puliti, ordinati, un po’ freddi.
Nell’Est il segno della Storia è dappertutto, nei palazzoni come casermoni costruiti in pochi mesi, oggi un po’ riverniciati e un po’ no. Nelle scritte sui muri, nell’atmosfera a tratti grigia e a tratti coloratissima. In Potsdamer Platz, squarciata dal muro. Nelle statue di Marx e Engels, dove una signora, lauerata in filosofia, ti chiede “Perchè volete vederli? Si studiano anche da voi?”. Dove ai tempi della riunificazione qualcuno aveva scritto “Wir sind unschuldig“, noi siamo innocenti, e a guardarli con quell’espressione un po’ stupita non puoi non dar loro ragione.

A ovest il signore di tutte le Germanie decide di far piovere, proprio nel giorno in cui avevi deciso il giro in bicicletta.
Sì perchè, manco a dirlo, in Germania è facilissimo girare in bicicletta, perchè ci sono spazi ciclabili e attraversamenti ovunque. Anzi i ciclisti sono una casta più potente degli automobilisti, e quando tu, povero italiano che in Italia nemmeno sa cosa sia una pista ciclabile, appoggi la punta del piedino sulle loro mattonelle rosse, suonano e insultano, come se lo stessero proprio aspettando l’italiano che non segue le regole.
La civiltà di un popolo si vede dalla pulizia dei bagni pubblici. (altro…)