Rabbia e tante lacrime ieri mattina ai funerali di Maria Di Cicco, l’infermiera italiana di 32 anni brutalmente uccisa da Alexi Burteanu, il ventenne rumeno che l’ha colpita con un violento pugno al volto per un futile battibecco nella Stazione della metro Anagnina di Roma.
Una folla enorme ha salutato la povera donna, che lascia orfani due bambini di 6 e 3 anni. Urla contro la polizia e contro gli immigrati si sono levate anche nella Chiesa di Santa Maria del Carmelo durante la funzione, mentre alcuni amici del marito di Maria hanno esposto striscioni eloquenti nei quali si leggevano frasi come “Adesso morirete tutti”. Il Sindaco Alemanno, presente per portare il cordoglio di tutta la popolazione di Roma nel salutare la sua concittadina, ha invocato l’aiuto del Governo chiedendo di non essere lasciato solo nella lotta per la sicurezza e contro le violenze degli immigrati. Il ministro dell’interno Maroni ha detto che lo Stato sarà inflessibile nel dare una risposta agli italiani esasperati dalle continue violenze dei rumeni, assicurando che per l’omicida la giustizia sarà “rapida e durissima”.
Resta indagato per lesioni Mario, l’uomo che con il suo intervento ha permesso l’arresto immediato di Burteanu; mentre molte persone si erano immediatamente fermate a prestare soccorso alla povera Maria, in pochi si erano invece accorti che Burteanu, sfruttando la situazione di confusione, si stava dando alla fuga da un’uscita laterale della stazione: Mario è riuscito a fermarlo ma non è stato facile, ed è stato costretto a ricorrere alle maniere forti. Ieri Mario è tornato nel suo quartiere dove è stato accolto da eroe, ma ha detto “Ho fatto solo il mio dovere, ma questo pezzo di merda ora deve morire in galera.” Burteanu ovviamente è ancora in carcere con l’accusa di omicidio preterintenzionale, che ben presto potrebbe trasformarsi in omicidio volontario aggravato da futili motivi: l’avvocato della famiglia di Maria Di Cicco ha infatti affermato che dal video girato dalle telecamere di sicurezza “emerge chiaramente la volontà del Burteanu di colpire la signora per ucciderla, quindi si dovrebbe iniziare a parlare di omicidio volontario”, per il quale il rumeno rischia fino all’ergastolo.
Il caso però sta tenendo banco da giorni anche nel mondo politico (altro…)