Si cambia. Sabato Catania-Inter in un bar fighetto del centro non è andata bene, quindi è necessario spostarsi.
E allora addio luci basse, musica lounge, stuzzichini strani e Piazza Navona alle spalle: Chelsea-Inter me la vedo a Monteverde, vicino casa, tra i palazzi borghesi e le serrande abbassate dei negozi.
Alle 20.45, puntuale come non mai, sono davanti al bar prescelto, puntato da qualche giorno con appostamenti per scoprire se avesse Mediaset. Ma il bar è chiuso. Sale la tensione, partono le prime bestemmie, mentre la partita sta cominciando: non ero agitato fino a poco fa, il prepartita l’ho vissuto tranquillamente, mi sono ricordato della Partita solo stamattina, quando un mio collega mi ha chiamato per l’ennesima volta Frankie Lampard, “perchè hai i tratti inglesi!”. Ora che la partita è iniziata e io sono in giro senza sapere dove andare, sono teso, e vaffanculo tu, Frankie Lampard e i tratti inglesi che proprio non ho!
Trovo un bar, semivuoto, televisione accesa, sembra in chiusura, è il 4′ del primo tempo: (altro…)